
Partirà così il processo di secondo grado per il giovane di Montefredane, che resosi autore di un gesto increscioso molto fece discutere sulla stampa nazionale sia per l'efferatezza del gesto ma anche per l'incauta "difesa" del suo avvocato Alberico Villani durante alcune trasmissioni televisive.
Il processo di primo grado si è chiuso lo scorso 31 gennaio con la condanna a 8 anni di reclusione per violenza sessuale, mentre il collegio giudicante (ha assolto Tuccia dall'accusa di tentato omicidio, accogliendo solo parzialmente le richieste del pm David Mancini, che aveva proposto 14 anni complessivi.
Ricordiamo che Francesco Tuccia è attualmente ai dominiciliari. E da agosto scorso al giovane è stato riconosciuto il permesso di svolgere attività lavorativa presso una associazione di volontariato, il Gabbiano di Altavilla Irpina. A deciderlo sono statii giudici della Corte d'appello dell' Aquila, su istanza degli avvocati difensori Alberico Villani e Antonio Valentini.
La pena di primo grado è invece sospesa in attesa della sentenza definitiva in Corte d'appello.
Tuccia è stato congedato dall'Esercito non direttamente per il fatto ma perché arrivato a fine contratto, non rinnovato.
Legato al caso Tuccia c'è anche la vicenda del procedimento penale e disciplinare legato al suo difensore Alberico Villani che in alcune trasmissioni televisive pronunciò il nome della giovane vittima dello stupro, contravvenendo a diverse norme penali legate alla privacy e al codice deontologico degli avvocati.
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