domenica 6 ottobre 2013

VALLE CAUDINA: Sgominata vera e propria associazione a delinquere, coinvolti anche minori



Con l'arresto di ieri sera dell'ultimo ricercato, si chiude l’operazione“Lupo” che ha dato esito all’attività criminosa di una banda dedita ai furti, alla ricettazione e detenzione illegale di armi.

La banda era composta di sei persone, tra i quali due minori all’epoca dei fatti, tutti del comune di Montesarchio.

I Carabinieri della Compagnia di Montesarchio hanno da poco eseguito sei ordinanze di Custodia Cautelare (di cui 2 in carcere, 2 agli arresti domiciliari e 2 in comunità) nei confronti dei soggetti della banda, emesse dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento (4) e del Tribunale per i Minorenni di Napoli (2 minori all’epoca dei fatti), su richiesta delle rispettive Procure.

L’odierna operazione costituisce l’epilogo di una articolata attività investigativa, avviata nell’anno 2010, nei confronti di una serie di soggetti, peraltro legati da vincoli di parentela (emblematico il coinvolgimento di un padre e del proprio figlio), dediti alla sistematica ed organizzata commissione di furti – prevalentemente in danno di cantieri (ove venivano asportati mezzi pesanti, carburanti ed attrezzi) – nonché alla ricettazione, quale principale fonte di sostentamento ed, ancora, detenzione e porto di armi, tentato omicidio.

Una vera e propria associazione a delinquere – come si legge dall’istruttoria – posta in essere nel biennio 2010 – 2012. I fatti delittuosi sono stati commessi in danno di cittadini, imprenditori e commercianti della Valle Caudina, Valle Vitulanese ed altre aree della provincia di Benevento.

Gravi e numerose le accuse mosse nei confronti delle persone fermate: associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti, alla ricettazione, nonché alla detenzione illegale di armi (artt. 416, 624-bis e 625 CP; artt. 2 e 7 L. 895/67; art. 23 L. 110/75); furti aggravati in abitazioni, violenza privata, lesioni personali aggravate, danneggiamento, violenza privata.

Nel corso delle indagini sono state monitorate utenze telefoniche (cellulari e fisse), nonché autovetture in uso agli indagati. Pedinamenti sul territorio hanno portato anche all’arresto in flagranza di reato ai danni di alcuni soggetti della banda.
L’intera attività di indagine che ha consentito il recupero e il sequestro di refurtiva, armi illegalmente detenute e riconducibili agli indagati, ha permesso di individuare un sodalizio criminoso ben definito, tra cui anche alcuni minorenni, stanziato nella Valle Caudina che, con reciproco ausilio e sostegno, avvalendosi anche della forza del vincolo associativo di alcuni di loro, nonché della parentela tra quasi tutti gli indagati, vive abitualmente ed esclusivamente dei proventi delle attività illecite più variegate purchè foriere di utile economico di qualsiasi tipo ed entità (furti, ricettazione, detenzione armi ecc.).
In questo contesto spiccano le figure di alcuni degli indagati che, come emerso dalla disamina dei vari episodi emersi nel corso delle indagini, hanno diretto, organizzato e sviluppato le fila del gruppo individuato, gestendo direttamente e principalmente lo smercio della refurtiva e la custodia delle armi e altri reati contro il patrimonio, per la cui attuazione si sono serviti di manovalanza assoldata nel contesto locale che di frequente ha fiancheggiato il sodalizio.
Nell’ambito della attività investigativa svolta sono stati effettuati circa venti sequestri di refurtiva (soprattutto mezzi pesanti, camion., escavatori, bobcat, macchine agricole e trattori), rinvenimento e sequestro di numerose armi (pistole e fucili), munizioni, maschere, passamontagna, divise delle forze dell’ordine, ricetrasmittenti, apparecchiature elettroniche utili per disturbare le onde trasmesse da sistemi di allarme, mezzi utilizzati per furti, quintali di gasolio provento di furto, ferramenta varia ecc., nonché 5 arresti in flagranza di reato, 12 denunce a carico di altrettanti indagati per furto e ricettazione.

In ultimo, nel corso delle perquisizioni e degli arresti, in un terreno adiacente ad una delle abitazioni, sono state rinvenute ulteriori tre pistole con matricola abrasa e relativo munizionamento (oltre 100 proiettili).

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